Uno sguardo al mondo politico e non solo alla sua carriera: dall’approdo di Giorgia Meloni come Premier al futuro. Parla Irene Pivetti.
Tempo fa aveva parlato della propria situazione personale dopo le note vicende giudiziarie che l’hanno coinvolta. Adesso, intervistata da Il Tempo, Irene Pivetti ha avuto modo di tornare a discutere anche dell’attualità politica italiano e del futuro che attende il nostro Paese. Grande focus è stato fatto su Giorgia Meloni, il suo operato e il possibile approdo in Quirinale come Presidente della Repubblica.
Irene Pivetti e il ruolo delle donne nella politica
Nel corso dell’intervista rilasciata a Il Tempo, della quale vi proponiamo solamente alcuni estratti, Irene Pivetti ha ricordato il suo operato in politica a partire da quando, nel 1994, diventò la seconda donna presidente della Camera a 31 anni e fu anche la più giovane a ricoprire quel ruolo. “Sentivo la responsabilità, non solo mia, di tutti noi nuova gente dentro le istituzioni, di cambiare le cose, per portare più libertà, molta più libertà”.
La Pivetti, facendo anche un parallelo con il percorso della Meloni in politica, ha aggiunto proprio sulla Premier: “Non mi ha sorpreso, mi ha fatto piacere che fosse una donna che se l’era guadagnato sul campo, quel posto. Se posso permettermi, gliel’avevamo un po’ assottigliato noi, quel soffitto, donne che siamo venute prima di lei, come a noi lo hanno assottigliato quelle che ci hanno preceduto, di qualunque parte politica fossero, o fossimo. Avere donne nei ruoli apicali è una questione culturale, non politica”.
Il presente e il futuro di Giorgia Meloni
Parlando ancora della Meloni, la Pivetti l’ha descritta come “una donna in gamba, intelligente, determinata, cosa che infatti è […]”. E parlando dell’ipotesi di vederla al Quirinale: “Perché no. Ma non subito, al momento ci serve a Palazzo Chigi. Col premierato, poi, il Presidente della Repubblica diventa ornamentale. Non credo che la Meloni voglia già pensionarsi”.
In generale parlando del Governo e di un aspetto che le è piaciuto e di uno che, invece, non ha gradito: “Mi piace la grande attenzione all’economia reale, rilanciando per quanto possibile le imprese e l’occupazione. Non mi è piaciuto il supporto acritico a Zelensky senza tener conto delle contraddizioni di quel regime, che infatti ora cominciano a mostrarsi, con i gravi casi di corruzione che emergono”.
